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Soddisfatti per il blocco delle quattro centrali a biogas di Bondeno

Un atto dovuto arrivato molto tardi, quello del blocco delle quattro centrali che da tempo creavano problemi alla cittadinanza.

Gli impianti mal gestiti in regione, hanno creato diffidenza della cittadinanza rendendo difficile anche realizzare gli impianti virtuosi.

Esprimiamo la nostra soddisfazione perdi l’iniziativa della Provincia di Ferrara che ha bloccato l’attività delle società Energy Renew, che gestiscono le 4 centrali a biogas di via per Zerbinate a Bondeno, fino a quando Provincia ed ARPA avranno accertato che saranno state effettuate tutte le modifiche imposte con una lunga serie di diffide, che, finora, non sono state attuate.

Già nell’ottobre 2011, Legambiente Emilia Romagna e Legambiente Alto Ferrarese richiesero la sospensione dell’attività delle 4 centrali a causa, non solo dei cattivi odori emessi, ma anche della pessima gestione del digestato. A questi problemi vanno poi aggiunti anche quelli dovuti alla cattiva gestione dei percolati.

“La decisione della Provincia di Ferrara va apprezzata – dichiara Enzo De Ambrogio, Legambiente Alto Ferrarese – perché dà un segnale importante: da una parte, a quegli investitori, che, pur non avendo alcun rispetto per l’ambiente, devono rendersi conto che, disporre di un’autorizzazione, non significa essere dispensati dal rispettare le norme che tutelano la salute e l’ambiente, dall’altra, ai cittadini, che, grazie a questo intervento, hanno la certezza che queste norme valgano per tutti”.

Va ricordato che gli impianti di digestione anaerobica per la produzione di biogas non provocano disagi se sono ben progettati e ben gestiti, nel pieno rispetto della legalità. Inoltre sono un sistema che consente di produrre energia rinnovabile, e allo stesso tempo sostenere il reddito agricolo utilizzando gli scarti agricoli e zootecnici. Purtroppo alcuni impianti in regione sono stati in questi anni mal gestiti, creando disagi ai cittadini residenti nelle zone limitrofe: il risultato dei problemi emersi sul territorio, è stata la fortissima diffidenza da parte della cittadinanza nei confronti di questi impianti, che ha avuto riflessi anche su tutti quegli imprenditori che lavorano correttamente con impianti ben gestiti.

“Ci auspichiamo – dichiara Lorenzo Frattini, presidente Legambiente Emilia Romagna – che la decisione della provincia di Ferrara sia ripresa da altre amministrazioni pubbliche laddove esistano impianti altrettanto problematici. Questo per preservare il territorio ed indirizzare un corretto sviluppo degli impianti di produzione del Biogas”.