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Le nostre proposte per le Aree interne ed i Piccoli Comuni

Da Legambiente e Parco Tosco Emiliano una proposta per sostenere le aree interne e i piccoli comuni dell’Appennino emiliano-romagnolo.

Semplificazioni, agricoltura di qualità multifunzionale, turismo sostenibile, risparmio e produzioni energetiche da fonti rinnovabili.

2013-06-01 15.05.28Legambiente Emilia-Romagna e Parco dell’Appennino Tosco Emiliano, dopo la produttiva collaborazione che li ha visti protagonisti a Ligonchio (RE) lo scorso 1-2 giugno per Voler bene all’Italia, la giornata nazionale per la valorizzazione dei piccoli comuni, s’impegnano a dare il via e diffondere l’idea-progetto per lo sviluppo delle aree interne appenniniche.

Il documento (clicca qui per scaricarlo)  è scaturito dal dibattito a più voci svolto proprio in occasione dell’evento di Ligonchio, e a cui hanno partecipato oltre ai rappresentanti dei due enti promotori anche agricoltori, sindaci e altri soggetti interessati ad uno sviluppo sostenibile delle cosiddette aree interne.

Ma cosa sono le aree interne? Di esse non esiste una definizione esaustiva, ma si può fare riferimento alla densità abitativa, all’accessibilità del territorio e alla distanza da concentrazioni urbane e dai principali servizi. Rappresentano circa il 50% del territorio del Paese, sono abitate da circa il 10% dei cittadini e anche se partecipano alla produzione del PIL in modo poco rilevante, detengono la maggior parte delle risorse naturali e una quota importante delle risorse culturali. Grazie a queste ricchezze, hanno grandi potenzialità di sviluppo.

Uno sviluppo che però deve avvenire secondo regole e vie profondamente diverse da quelle che storicamente hanno caratterizzano le realtà urbane.

I settori d’investimento più promettenti vengono individuati nell’agricoltura, nel turismo e nel settore del risparmio e produzione energetica con fonti rinnovabili. L’agricoltura, che viene anche individuata quale strumento per la difesa attiva del territorio e per il mantenimento dei paesaggi alimentari, va inserita in percorsi e filiere di valorizzazione turistiche, culturali e gastronomiche. Inoltre la presenza di sole, vento, acqua e biomasse sono elementi centrali per realizzare imprese agricole multifunzionali, in grado anche di produrre e vendere energia.

Presupposto indispensabile alla realizzazione delle attività è il miglioramento delle infrastrutture per la comunicazione (banda larga), e la garanzia dei servizi essenziali (scuola,assistenza socio sanitaria, sportelli comunali ecc.).

Se da un lato è necessario snellire le procedure burocratiche, dall’altro appare caldeggiabile favorire la cooperazione ed in genere i modelli collaborativi, particolarmente importanti per una dinamica di qualità sociale e di crescita sostenibile.

Il documento non vuole essere un puro gioco intellettuale, bensì il primo step di un lungo percorso di condivisione, il cui scopo principale è costituire un dibattito aperto che coinvolga tutti i soggetti residenti e interessati ad uno sviluppo virtuoso delle aree interne e dei piccoli comuni appenninici.