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Dall’esempio di Parma, estendere la raccolta porta a porta a tutti i comuni capoluogo

L’ampliamento del bacino servito dalla raccolta porta a porta a Parma, sfata il tabù a lungo coltivato in Emilia Romagna, dell’impossibilità di diffusione di questo sistema nei grandi centri urbani.

Ora tutti i capoluoghi della regione seguano questa strada.

A partire dal 30 settembre, il sistema di raccolta porta a porta avviato a Parma, vedrà l’estensione anche alla zona del centro storico, servendo 5.139 nuove utenze. L’obiettivo è quello di coprire tutto il territorio comunale con questa tipologia di raccolta entro la Primavera del 2014.

Siamo soddisfatti per la strada imboccata dal comune di Parma, che dimostra come l’attivazione della raccolta domiciliare in comuni di grandi dimensioni, non sia una mera presa di posizione ideologica dei “soliti ambientalisti”, ma una indispensabile strada da percorrere per raggiungere gli obiettivi fissati dall’unione europea in merito alla riduzione rifiuti ed alla raccolta differenziata.
I dati comunicati dal Comune di Parma parlano chiaro: aumento del 4% di raccolta differenziata rispetto all’anno precedente, con una contestuale riduzione della produzione pro-capite di rifiuti. Aumento della raccolta differenziata e riduzione della produzione di rifiuti, non vuol dire solo una maggiore performance ambientale, ma anche una valorizzazione economica del “rifiuto” di maggiore qualità, che consente maggiori introiti per la casse comunali trasformandosi in materia prima seconda valorizzabile economicamente tramite il contributo CONAI.

Chiediamo ora che tutti i capoluoghi dell’Emilia Romagna intraprendano la strada virtuosa seguita dal Comune di Parma, strutturando dei piani per l’avvio della raccolta domiciliare sui rispettivi territori comunali, che contribuiscano alla diminuzione dello smaltimento in discarica e dell’incenerimento di materia prima preziosa, quale sono i rifiuti. Un auspicio che diventa più urgente per i Comuni di Bologna, maglia nera della raccolta differenziata e Modena, alla luce del recente dibattito sullo smaltimento dei rifiuti.