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Rigenerare gli spazi urbani: le nostre proposte dal Treno Verde

Dal Quartiere Sacca a Modena le buone pratiche per la smart city.

Stop alle auto davanti alle scuole. A bordo del Treno Verde le proposte degli studenti delle scuole Marconi di Modena

Rafforzare e replicare l’esperienza del quartiere Sacca a Modena per rilanciare la riqualificazione urbana delle città dell’Emilia-Romagna, partendo dal protagonismo dei cittadini.
È l’appello che arriva dal Treno Verde 2016, lo storico convoglio di Legambiente e del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane in sosta a Modena, che anche quest’anno – con la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare – ha ripreso il suo viaggio per la Penisola per monitorare la qualità dell’aria e l’inquinamento acustico, ma anche per parlare di smart cities, ecoquartieri, mobilità nuova e stili di vita.

Un’esperienza, quella del quartiere Sacca, nata nella primavera del 2010 che, da vertenza conflittuale, si è trasformata in un percorso che ha prodotto, e sta producendo, un cambiamento reale nelle modalità di relazione tra cittadini, associazioni, ente pubblico e nell’applicazione concreta di proposte di mobilità nuova e rigenerazione urbana.

“La ricetta per trasformare le nostre città in aree urbane sostenibili a livello ambientale, sociale ed economico è semplice, basta amalgamare tre ingredienti: mobilità nuova e sostenibile per uscire dalla morsa di traffico e smog, ecoquartieri per rigenerare le periferie, riqualificazione energetica e statica per rilanciare il patrimonio edilizio – dichiara Alessandra Filippi, presidente del circolo Legambiente Modena “Angelo Vassallo” -. Rigenerare le città significa cambiare modo di concepirle, pensarle e progettarle. Per farlo occorre la collaborazione dei cittadini, come sta avvenendo a Modena nel quartiere Sacca, e che si trasformi in una politica di sistema che metta al centro la riqualificazione urbana, energetica e antisismica del patrimonio edilizio esistente ed il ripensamento del sistema della mobilità. Al di là degli slogan, se parliamo di smart city dobbiamo sapere che stiamo parlando di riorganizzazione di spazi pubblici e residenziali per smart citizens”.

Se la rigenerazione urbana è tema molto discusso ormai da anni, ed indispensabile per l’obiettivo del contenimento del consumo di suolo, nel concreto si è purtroppo visto molto poco. Crediamo che occorra quindi che ogni soggetto istituzionale applichi al proprio livello tutte le misure utili ad avviare questo processo. Tale processo non è solo normativo ma deve essere applicato anche nelle priorità politiche ed economiche, a cominciare dalla coerenza dell’uso dei fondi. Come tutte le nuove pratiche innovative della disciplina urbanistica deve potersi sviluppare soprattutto sullo sviluppo e sperimentazione di buone pratiche.
Occorre poi definire gli obiettivi, le finalità ed i contenuti della Rigenerazione Urbana, affinchè sia qualcosa di più di un mero intervento edilizio finalizzato al solo riuso di edifici dismessi o fatiscenti, ma che tenga conto di obiettivi di miglioramento di spazi, delle qualità sociali urbane e di messa in sicurezza della città esistente in un quadro di aumentata efficienza energetica e strutturale e sostenibilità del tessuto esistente. Serve riorganizzare le aree urbanizzate in modo efficace attorno agli assi del trasporto pubblico, fermando ed invertendo il processo di dispersione insediativa nei territori rurali e nei comuni di cintura delle maggiori città emiliane, azzerando sprawl urbano e consumo di suolo.
Tra le proposte che arrivano dal Treno Verde anche quella di chiudere l’accesso alle auto nei pressi degli istituti scolastici, che molto spesso – come testimoniando anche i monitoraggi dei nostri tecnici a Piacenza illustrati ieri (disponibili su www.trenoverde.it) – rappresentano forti criticità per quanto riguarda l’inquinamento acustico e atmosferico.

Nel pomeriggio il Treno Verde ha ospitato infatti le ragazze e i ragazzi della classe 3a O delle scuole “G.Marconi” di Modena, che hanno proposto all’amministrazione il “Progetto per una nuova destinazione d’uso del parcheggio antistante la scuola”.