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Voto a Bologna, Legambiente interviene chiedendo le elezioni prima dell’estate

“Serve un cambio di passo e un periodo duraturo di riprogettazione della città
Occorre superare vecchie criticità ambientali e le emergenze sociali della crisi economica”

Legambiente interviene sul caso del Comune di Bologna chiedendo elezioni prima dell’estate.
“Se votare in concomitanza delle regionali sarebbe risultata un corsa troppo affrettata, non è nemmeno possibile accettare un periodo di commissariamento, e la conseguente immobilità amministrativa della città, di oltre un anno – ha dichiarato Lorenzo Frattini, Presidente di Legambiente Emilia Romagna  – . “A Bologna serve un cambio di passo rispetto al passato, la città attende da troppo tempo un progetto ambizioso e lungimirante che possa avvicinarla alle moderne capitali ecologiche europee“.

Secondo l’associazione ecologista ci sono, infatti, vecchie criticità ambientali da sciogliere, a partire da quella della mobilità, ma anche tante emergenze sociali aggravate dalla crisi economica che esigono un intervento rapido.
Sul versante della mobilità nel tempo, a Bologna, si sono sovrapposte varie progettualità ed iniziative senza però arrivare mai a produrre un disegno organico del trasporto pubblico e della mobilità alternativa; manca un’idea d’insieme, un sistema di intermodalità tra i vari mezzi e la rete delle piste ciclabili è frammentata e poco fruibile, il tutto a discapito anche della qualità dell’aria, sempre più critica.
Servirebbero poi politiche più incisive sul tema dei rifiuti (sulla raccolta differenziata Bologna è fanalino di coda tra i capoluoghi di provincia della regione), e molto rimane da fare anche sul tema dell’edilizia abitativa e della riqualificazione energetica degli edifici.

Proprio sul tema casa gli effetti della crisi pesano su un numero sempre più alto di famiglie e urge attuare importanti politiche abitative.
“Non è però possibile pensare di affrontare la crisi economica col metodo, ben poco innovativo, dell’espansione indiscriminata della città – ha sottolineato Frattini – Occorre una politica seria che affronti il tema del caro casa ragionando di riqualificazione dell’esistente, di recupero degli appartamenti sfitti e che avvii una stagione di edilizia pubblica ad alta qualità energetica. Su questo bisogna essere chiari, un conto sono le politiche abitative un altro la speculazione “.

Legambiente interviene sul caso del Comune di Bologna chiedendo elezioni prima dell’estate.

“Se votare in concomitanza delle regionali sarebbe risultata un corsa troppo affrettata, non è nemmeno possibile accettare un periodo di commissariamento, e la conseguente immobilità amministrativa della città, di oltre un anno – ha dichiarato Lorenzo Frattini, Presidente di Legambiente Emilia Romagna -. “A Bologna serve un cambio di passo rispetto al passato, la città attende da troppo tempo un progetto ambizioso e lungimirante che possa avvicinarla alle moderne capitali ecologiche europee”.

Secondo l’associazione ecologista ci sono, infatti, vecchie criticità ambientali da sciogliere, a partire da quella della mobilità, ma anche tante emergenze sociali aggravate dalla crisi economica che esigono un intervento rapido.

Sul versante della mobilità nel tempo, a Bologna, si sono sovrapposte varie progettualità ed iniziative senza però arrivare mai a produrre un disegno organico del trasporto pubblico e della mobilità alternativa; manca un’idea d’insieme, un sistema di intermodalità tra i vari mezzi e la rete delle piste ciclabili è frammentata e poco fruibile, il tutto a discapito anche della qualità dell’aria, sempre più critica.

Servirebbero poi politiche più incisive sul tema dei rifiuti (sulla raccolta differenziata Bologna è fanalino di coda tra i capoluoghi di provincia della regione), e molto rimane da fare anche sul tema dell’edilizia abitativa e della riqualificazione energetica degli edifici.

Proprio sul tema casa gli effetti della crisi pesano su un numero sempre più alto di famiglie e urge attuare importanti politiche abitative.

“Non è però possibile pensare di affrontare la crisi economica col metodo, ben poco innovativo, dell’espansione indiscriminata della città – ha sottolineato Frattini – Occorre una politica seria che affronti il tema del caro casa ragionando di riqualificazione dell’esistente, di recupero degli appartamenti sfitti e che avvii una stagione di edilizia pubblica ad alta qualità energetica. Su questo bisogna essere chiari, un conto sono le politiche abitative un altro la speculazione ”.