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CGIL e Legambiente insieme per la legge di iniziativa popolare “SI alle energie rinnovabili, NO al nucleare”

La CGIL Emilia-Romagna e Legambiente Emilia-Romagna, nell’ambito di un recente incontro, hanno condiviso l’impegno a promuovere la raccolta firme per una legge di iniziativa popolare promossa dal comitato nazionale “SI alle energie rinnovabili, NO al nucleare”.

Detta raccolta, da concludersi entro 30 novembre 2010, sostiene una proposta di legge nazionale per una vera politica energetica che permetta di raggiungere gli obiettivi del 20-20-20 indicati dall’Unione Europea: ridurre almeno del 20 per cento le emissioni di gas serra, abbattere i consumi energetici ed aumentare del 20% il consumo di energia da fonti rinnovabili, investendo in tecnologie innovative.
Con questo comune obiettivo, si è convenuto di promuovere iniziative per la raccolta delle firme, già dagli scorsi giorni del 7 – 8 novembre, che hanno coinciso con il 23° anniversario dello svolgimento del referendum per la chiusura del nucleare, svolto nel 1987 un anno dopo la tragedia di Chernobyl.

Infine, si conferma il comune convincimento che, per la crisi economica che attraversa il paese, sia importante cogliere a pieno l’opportunità garantita dagli interventi diffusi di risparmio energetico e di realizzazione di impianti a fonti rinnovabili. Per questo è ancora più grave e negativa la decisione del governo di imporre la costruzione di grandi centrali nucleari con tecnologie non ancora verificate, che non hanno risolto il problema degli smaltimenti delle scorie, ed i cui costi sono ancora tutti da definire.
Occorre invece sviluppare tecnologie per avviare la “dismissione del nocciolo radioattivo” della ex centrale nucleare di Caorso, consentendo di realizzare un “presidio tecnologico” che impegnerebbe per anni molte centinaia di lavoratori nel liberare il sito di Caorso dalla presenza di materiale radioattivo .
Anche per queste ragioni, si condivide la risoluzione approvata dall’Assemblea Regionale contro la costruzione di un nuovo impianto nucleare a Caorso approvata il 26 ottobre 2010.
Peraltro, anche nel territorio regionale dell’Emilia Romagna è sicuramente presente una consistente rete di imprese, con numerosi addetti (oltre 100.000) già impegnati nel settore della Green economy, che può crescere ulteriormente con una qualificata politica energetica che la Regione ha l’opportunità di attuare in questi mesi, con la definizione del nuovo Piano Triennale attuativo dello stesso Piano Energetico Regionale.

Per maggiori informazioni sulla raccolta firme: www.oltreilnucleare.it