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Fermiamo il Carbone – Manifestazione nazionale

Contro l’uso del carbone, per un lavoro degno,
per contrastare i cambiamenti climatici e tutelare la salute

Legambiente in piazza al fianco delle 35 associazioni aderenti alla coalizione Fermiamo il carbone, per chiedere lo stop alla riconversione della centrale di Porto Tolle

Contro l’uso del carbone, che inquina, minaccia gravemente la salute dei cittadini, uccide il clima e costringe i lavoratori del comparto energetico a un futuro fatto solo di precarietà, sabato 29 ottobre le 35 associazioni della coalizione Fermiamo il carbone si sono date appuntamento nel Polesine, ad Adria, contro la riconversione della centrale di Porto Tolle.

Sulla scia della vittoria del referendum nucleare, crediamo sia indispensabile continuare nella fase di costruzione di un nuovo modello energetico per l’Italia, puntando su risparmio energetico e rinnovabili diffuse e di qualità. Il governo ha deciso contro ogni logica di puntare sulle centrali a carbone: la fonte fossile a maggiore emissione specifica di gas serra. A Porto Tolle, Enel progetta la conversione di una centrale a olio combustibile in una a carbone della potenza di 2000 MW nel mezzo del parco del Delta del Po. Questo comporterebbe l’emissione di oltre 10 milioni di tonnellate l’anno di CO2: l’equivalente di oltre 4 volte le emissioni annuali di una città come Milano.

Una legge regionale (n.36/1997) istitutiva del Parco del Delta del Po, vieta la costruzione di centrali elettriche che non siano “a metano o combustibile di pari o inferiore impatto ambientale” all’interno del parco. “Dopo la sentenza di maggio del Consiglio di Stato – afferma Lorenzo Frattini, Presidente di Legambiente Emilia Romagna – che conferma la legge in vigore cancellando ogni dubbio sull’esistenza del “carbone pulito”, chiediamo di abbandonare il progetto di riconversione a carbone della centrale. Questa scelta sarebbe un colpo mortale per gli ecosistemi del Delta, compromettendo anche lo sviluppo sul territorio di un agricoltura di qualità, del turismo e della pesca. Sarebbe inoltre una scelta sbagliata dal punto di vista occupazionale, poiché puntare sul carbone significa frenare la crescita del settore delle fonti rinnovabili, che produce posti di lavoro in numero più alto per ogni MWh prodotto”

L’appuntamento è quindi ad Adria (RO) alle ore 14 per formare un corteo colorato e pacifico che attraverserà le vie della città. La manifestazione continuerà (16.30 circa) con interventi dal palco, collegamenti con le altre piazze, spettacolo.

Per maggiori informazioni e per firmare l’appello: www.fermiamoilcarbone.it