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Prelievo abusivo delle acque del fiume Taro

Regione e Ente di Gestione Parchi Emilia Occidentale intervengano

Per risolvere i problemi degli agricoltori occorre lavorare sulla prevenzione, e non infrangere le regole

Nei giorni scorsi Legambiente ha ricevuto diverse segnalazioni riguardanti il prelievo illegale dell’acqua dalla sponda sinistra del fiume Taro, affluente del Po che scorre nel Parmense. Il responsabile di tale azione è il Consorzio di Bonifica che così facendo mette a rischio la sopravvivenza degli ecosistemi fluviali di questo importante Parco regionale.

Dallo scorso 13 luglio la Regione Emilia-Romagna aveva sospeso le derivazioni irrigue dal fiume Taro: un’ordinanza necessaria, secondo il Servizio Tecnico dei Bacini degli Affluenti del Po, per la tutela della fauna ittica e per il mantenimento del Deflusso Minimo Vitale (il quantitativo minimo di risorse idriche di un corso d’acqua in grado di garantirne la naturale integrità ecologica, salvaguardando l’ecosistema naturale).

Inoltre il prelievo genera anche una beffa nei confronti degli agricoltori della sponda destra del fiume che invece stanno rispettando la regola. Prima che sia troppo tardi, Legambiente chiede alla Regione Emilia-Romagna e all’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale di intervenire al riguardo.

Secondo l’associazione tutelare le produzioni locali e il reddito agricolo è fondamentale nei nostri territori, ma questo non può avvenire a discapito degli ecosistemi e violando le regole.
Serve uno sforzo preventivo di istituzioni e mondo agricolo per pianificare colture adatte alle disponibilità idriche e costituire una rete di piccoli invasi in grado di aiutare nell’irrigazione dei campi durante i periodi di siccità.

I cambiamenti climatici e il problema del global warming ci devono abituare ad un uso molto accorto e razionale della risorsa acqua, per prevenire le conflittualità sociali derivate dalla scarsità di questo prezioso bene comune, vitale per l’uomo così come per tutte le altre specie animali e vegetali.