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Bretella Campogalliano-Sassuolo: altro cemento!

Basta ad infrastrutture inutili e costose che danneggiano il territorio.

Presa di posizione di Confindustria ceramica, che sottolinea quanto sia indispensabile quest’opera.

Legambiente: un distretto che ha dimostrato di saper fare innovazione, dovrebbe avere altre priorità rispetto a quella di risparmiare 10 minuti di percorrenza.

Indispensabile una presa di posizione forte della politica su questa infrastruttura.

bretella_campogalliano_sassuoloE’ di oggi la notizia della presa delle dichiarazioni di Confindustria Ceramica a sostegno della realizzazione della Bretella Campogalliano – Sassuolo. Nella nota si legge come quest’opera sia di importanza centrale per il distretto ceramico, per le opportunità competitive che può creare.
Riteniamoe che per un distretto ceramico come quello di Sassuolo che ha dimostrato negli anni di saper creare innovazione di prodotto e di processo anche in senso ambientale, non sia prioritario un risparmio di 10 minuti di percorrenza degli automezzi che trasportano materie prime e prodotti finiti.

Affermazioni di questo tenore possano aver avuto una validità ed una logica negli anni sessanta: insistere ancora nel 2013 con lo sviluppo del trasposto merci su gomma attraverso la costruzione di nuove strade che cementificano il territorio, oltre ad avere un costo economico a carico della collettività non sostenibile, soprattutto in questo momento di forte crisi economica, è decisamente anacronistico.

Ricordiamo per l’ennesima volta come sia logico ed indispensabile stralciare il tratto della Bretella che corre parallelo al fiume Secchia, e di realizzare il collegamento con lo scalo merci di Marzaglia e le tangenziali di Modena e Rubiera, più che sufficiente a garantire l’intermodalità, dal momento in cui, nel frattempo è stata realizzata la superstrada Modena-Sassuolo, i cui flussi di traffico dimostrano la capacità di supportare il traffico merci attuale e futuro.

Chiediamo ancora una volta, dopo l’appello inviato ai parlamentari fatto ad aprile, che la politica faccia sentire la sua voce su quest’opera: auspichiamo, ad esempio, che possa intervenire in fase contrattuale “vincolando” la priorità alla realizzazione del I stralcio (priorità prevista anche dal Cipe) e lasciando aperta la possibilità di valutazioni successive sulla necessità effettiva di realizzare il secondo (escludendo quindi qualsiasi tipo di penale).
All’appello hanno finora risposto gli Onorevoli Bratti e Realacci, che hanno depositato un’interrogazione alla Camera, Il Senatore Vaccari che l’ha presentata al Senato e l’Onorevole Michele Dell’Orco del M5S, che ha dato la disponibilità ad approfondire l’argomento. L’associazione auspica di ricevere altre risposte da tutte le forze politiche coinvolte.