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Variante di Valico: preoccupazione per il camino di Roncobilaccio

Camino della centrale di ventilazione della galleria di base.

Non ci sono adeguate rassicurazione sugli effetti in caso di incidente rilevante in galleria. Le uniche garanzie per i cittadini finora sono quelle fornite da chi costruisce l’opera.

Si è tenuta nel mese di luglio la seconda seduta della conferenza dei servizi, presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per la realizzazione della centrale di ventilazione della galleria di base della variante di Valico. L’opera prevede un camino di sfiato per la galleria di 9 km, a due passi dall’abitato di Roncobilaccio.

Di fronte ai timori dei cittadini di Roncobilaccio per i possibili danni ambientali ed i rischi per la salute che potrebbe causare la centrale di ventilazione, ubicata in una valle stretta, avevamo chiesto di effettuare approfondimenti sugli effetti che tale opera avrebbe potuto avere, soprattutto in caso di incendio in galleria di sostanze tossiche e/o pericolose.
Abbiamo anche interpellato direttamente Società Autostrade, chiedendo tutta la documentazione pubblica relativa al progetto, senza però ricevere ad oggi alcuna risposta.

La conferenza dei servizi in corso presso il Ministero delle Infrastrutture ha evidenziato come tutte le amministrazioni e gli enti coinvolti siano favorevoli al mantenimento del progetto inalterato: Società Autostrade (che costruisce l’opera), ritiene che non ci sia nessun pericolo; il Comune di Castiglione dei Pepoli, chiamato a rappresentare gli interessi di tutta la sua cittadinanza, liquida le osservazioni tecniche portate dal locale Circolo di Legambiente senza nemmeno approfondirle, motivando il proprio parere come preoccupazioni di una minoranza, quasi che la salute dei cittadini sia riconducibile a valutazioni di tipo elettorale.
Al momento le uniche garanzie per i cittadini restano quelle fornite da chi costruisce l’opera.

Noi continuiamo a ritenere che l’unica soluzione per allontanare qualsiasi, rimanga quella di spostare la sorgente inquinante in aree disabitate e lontane da centri abitati.
Sembra chiaro ormai che le motivazioni che impediscano di prendere in considerazione seriamente l’ipotesi dello spostamento siano prettamente di natura economica.

Poniamo alcune domande ai partecipanti alla Conferenza dei Servizi: che cosa succederebbe a Roncobilaccio se si verificasse, nella nuova galleria, l’evento dello scorso 24 settembre, quando nel tratto Appenninico si sono formate decine di km di coda a causa di un mezzo pesante che ha preso fuoco in una galleria con un incendio che si è sviluppato per diverse ore?
Cosa impedisce lo spostamento del camino della centrale di ventilazione? Se si tratta di considerazioni economiche, che relazione hanno rispetto al valore della salute e della qualità della vita dei 300 abitanti della frazione appenninica?
Fermo restando che non si mette in dubbio la necessità di completare la Variante di Valico si sottolinea come, in casi dove non c’è di fatto la possibilità di prevedere anticipatamente il reale impatto dell’opera sulla salute della popolazione e dell’ambiente, criteri di precauzione e di cautela dovrebbero essere al primo posto.

Ci rammarichiamo infine, per come le questioni poste da noi e dai cittadini siano state tenute in così poco conto dalla Conferenza dei Servizi e da Autostrade e si muoverà per chiedere agli organi competenti dettagli sulle emissioni dal camino e su tutti gli eventuali rischi connessi, e al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporto di predisporre un ulteriore e doveroso approfondimento.