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Pendolaria Bologna: Il viaggio dei Sindaci

Primi Cittadini di Porretta Terme, Marzabotto e Sasso Marconi viaggiano con Legambiente accanto ai propri cittadini per supportare la loro battaglia di civiltà.

Il Comitato dei Pendolari denuncia ritardi, soppressioni, convogli inadeguati.

“Siamo tutti sullo stesso treno”: mobilitazione di comitati, pendolari e amministratori locali a favore del trasporto ferroviario pendolare.

DSCF1046Sono tre i Sindaci che oggi hanno sottoscritto Manifesto di Pendolaria “Siamo tutti sullo stesso treno”: Gherardo Nesti di Porretta Terme, Romano Franchi di Marzabotto e Stefano Mazzetti di Sasso Marconi. Alla firma ufficiale, avvenuta nel pomeriggio davanti alla stazione centrale di Bologna, ha fatto seguito il “Viaggio dei Sindaci”, iniziativa simbolica con cui i tre Primi Cittadini hanno voluto sottolineare la loro piena adesione alla mobilitazione dei pendolari, facendo ritorno ai rispettivi comuni di residenza a bordo del regionale.

Legambiente ha proposto a tutti i Sindaci dei Comuni sulla linea ferroviaria Bologna-Porretta di sottoscrivere il Manifesto di Legambiente: le amministrazioni locali sono quindi esortate a scendere in prima linea accanto ai propri cittadini pendolari per supportare la battaglia di civiltà per un migliore servizio ferroviario e impegnarsi a favore del trasporto pendolare.

«Purtroppo i problemi dei pendolari sono quasi assenti dall’agenda della politica», afferma Lorenzo Frattini, presidente di Legambiente Emilia-Romagna. «Un’assenza che si manifesta in un servizio sempre più scadente a fronte di una crescita di domanda. Al contrario sarebbe invece indispensabile lavorare su un trasporto pubblico efficiente per rispondere sia ad urgenze ambientali, sia agli effetti della crisi che impoverisce le famiglie e rende sempre più difficile mantenere più auto per nucleo famigliare. Le difficoltà della linea Porrettana, sono purtroppo problemi comuni a molte tratte. Per questo ci fa piacere che oggi alcuni Sindaci abbiano voluto simbolicamente mettersi a fianco dei propri cittadini pendolari e porre l’attenzione sui loro disagi».

Negli scorsi mesi Legambiente ha ricevuto numerose segnalazioni da parte dei pendolari, confermati dal Comitato per la Ferrovia Porrettana, che ogni giorno sperano di concludere la loro odissea ferroviaria, fatta di treni inadeguati e lenti, che non hanno mai migliorato i tempi di percorrenza, richiedendo circa 74 minuti per realizzare un percorso di soli 59 chilometri.

I pendolari della Ferrovia Porrettana denunciano la mancanza di nuovi treni e la totale assenza della necessaria manutenzione sui treni attualmente utilizzati, con guasti sempre più frequenti.

Per quanto riguarda le soppressioni dei treni, stando ai dati del Servizio Ferrovie della Regione Emilia-Romagna, sono state 199 le corse cancellate da gennaio a settembre 2013: 98 da Bologna verso Porretta Terme e 101 da Porretta verso il Capoluogo.

Gli utenti da Porretta Terme a Bologna, almeno 10.000 al giorno con punte di 20.000, segnalano inoltre quotidiani ritardi dei convogli e scelte totalmente sbagliate, come l’uso di treni a doppio piano in orari di scarso afflusso e non di pendolarismo, che conseguentemente viaggiano semivuoti, mentre in orari di punta le composizioni dei convogli risultano insufficienti.

Attraverso richieste specifiche Legambiente, Comitato Ferrovia Porrettana e Amministratori locali chiedono al Governo centrale e regionale investimenti maggiori per la mobilità su rotaia, per offrire un servizio di maggiore qualità da offrire agli studenti e ai lavoratori che ogni giorno si spostano in treno per raggiungere la scuola, l’università o il luogo di lavoro.

Scarica il Manifesto “Siamo tutti sullo stesso treno” per la Ferrovia Porrettana