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Modena – Il progetto della Bretella Campogalliano-Sassuolo, 5 marzo

Una serata per conoscere il progetto della Bretella Campogalliano-Sassuolo

Firma l’appello per chiedere lo stop dell’ennesimo progetto di una nuova ed inutile strada: un territorio a vocazione produttiva e dedito all’export ha necessità di una organizzazione logistica intelligente e intermodale dell’autotrasporto, che sia competitiva e sostenibile, a vantaggio delle imprese e dei cittadini

La Bretella Campogalliano Sassuolo è un’opera inutile e dannosa, una nuova autostrada che anziché promuovere una logistica sostenibile e collegamenti intermodali continua la tradizione delle opere stradali utili solo a chi le realizza. Non a caso l’opera è sempre stata vincolata da Autobrennero al rinnovo della concessione senza gara, non essendo giustificata dal traffico previsto, vista anche la parallela Superstrada Modena Sassuolo.

La Bretella non risolve il problema della logistica interna al distretto ceramico. L’assenza di una logistica intelligente costringe a modalità di vendita che lasciano all’acquirente l’organizzazione del viaggio, con la conseguenza di avere molti TIR nel comprensorio ceramico che devono realizzare tante piccole prese per completare un carico. La Bretella frenerà lo sviluppo della logistica, un settore strategico che potrebbe rendere il distretto più competitivo e costruire posti di lavoro di qualità. Basti pensare a cosa cambierebbe se i viaggi venissero pianificati nel distretto e le consegne gestite utilizzando ferrovie e intermodalità.

I reali costi dell’opera sono difficili da prevedere, sono passati dai 178 milioni di € del 2001 ai 598 del dicembre 2013, di certo un’opera costosa che impegna risorse pubbliche e scarica costi sul traffico veicolare, penalizzando la competitività di un intero sistema. La quota d’investimento del privato sarà pagata sempre da noi, attraverso il rincaro dei pedaggi, vista anche le previsioni di scarso traffico, che ne faranno un doppione della BreBeMi, nota per il deficit che genera e l’uso scarsissimo.

La concessione dell’A22 è scaduta il 30 aprile 2014, e l’art. 5 dello Sblocca Italia ne prevede il rinnovo senza gara, una palese violazione alle normative europee e dei sani principi della competitività, per cui si scambia un apparente beneficio, gli investimenti di Autobrennero, con la concessione senza gara e quindi senza verifiche sui costi per tutta la tratta da Bolzano a Modena. Un approccio che ha fatto dell’Italia, tra Alta Velocità ed autostrade, il paese in Europa con costi di costruzione al km doppi rispetto alla media europea. Lo stesso Cantone, Presidente Autorità Anti Corruzione, il 28 gennaio 2015 si è espresso contro i rinnovi senza gara.

Da stigmatizzare anche le carriere personali dei “politici d’asfalto”, non può essere un caso che i presidenti della Provincia di Modena degli ultimi anni, Pattuzzi e Sabattini, siano entrambi alla presidenza dei consigli di amministrazione delle società che dovrebbero realizzare la Bretella e la Cispadana, un ruolo in palese conflitto di opportunità con quello svolto di pianificazione e controllo durante le procedure di VIA, un’altra prassi italiana da superare. Se avessero bocciato le opere avrebbero ottenuto gli stessi incarichi?

La petizione affronta alla radice questi problemi e chiede alla Commissione Ue di sanzionare come illegittimo l’art.5 dello “Sblocca Italia”, al Governo italiano di annullare la Delibera CIPE di approvazione del progetto e di indire la gara per il rinnovo della concessione dell’A2.

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Volantino Magreta 2015_03_05