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Preoccupazione su Merola e delega mobilità a Bologna

Che non sia navigazione a vista: subito al lavoro su temi nodali e con un disegno ambizioso per la città

Il Sindaco di Bologna Virginio Merola, ha presentato martedì la propria giunta, senza designare un assessore con le competenze alla mobilità ma tenendo per sé la delega.

E’ giusto e legittimo che il sindaco scelga componenti di giunta e relative deleghe nel modo che pensa più utile per attuare il proprio disegno di città.
Rimane tuttavia un segnale potenzialmente preoccupante che una delega così nodale, come la mobilità, rimanga in capo al Sindaco e ci si domanda quale strategia ci sia a monte.
Se questa scelta significa che Merola metterà tutto il peso, che solo il ruolo del Sindaco può esprimere, su un disegno di mobilità che avvicini Bologna ai migliori modelli europei, allora l’associazione esprimerà apprezzamento e sostegno al percorso.
Se al contrario l’obiettivo è quello di navigare a vista per i prossimi anni, lasciando la città a metà di un guado che si trascina da troppi mandati, questo sarebbe un errore molto grave che lascerebbe la città indietro rispetto ad un percorso di modernità e che certo non risparmierà il Sindaco da conflitti.

Sul tema della mobilità si incrociano aspetti strategici e cruciali per il futuro dell’area metropolitana, così come la declinazione di azioni progettuali ed infrastrutturali già sui tavoli degli uffici.
Da un lato c’è infatti la necessità di ridurre l’inquinamento drammatico delle nostre città e tagliare le emissioni di CO2: aspetti su cui i Piani regionali (quello dell’aria e quello dell’energia), e quelli locali (il PUMS e il PAES). In particolare sia per la periferia sia per il cento storico del capoluogo occorre dare continuità alla strategia delle pedonalizzazioni, delle strade a traffico limitato, delle zone 30, puntando sull’estensione e la qualificazione della rete ciclabile.
Dall’altro c’è da attuare il percorso di completamento del servizio ferroviario metropolitano (che nonostante i recenti avanzamenti sconta ancora notevoli ritardi), a nostro avviso intrecciato con il nodo dei fondi Autostrade per la mobilità bolognese, rispetto al quale occorre compiere un confronto ampio, autenticamente democratico e non affrettato.

Chiunque avrà in mano la delega alla mobilità dovrà affrontare queste sfide con grande energia e avere la motivazione e le capacità per ridare a Bologna quel ruolo di riferimento nazionale sulle politiche pubbliche che sembra avere perso da tempo.