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Il futuro del Delta del Po

Convegno, sabato 7 ottobre 2017, dalle 9.30 alle 13.30 al Museo di Storia Naturale di Ferrara.

Le associazioni promotrici: “fare di un sito unico in Europa un’area pilota su scala internazionale per lo sviluppo sostenibile”

Un patrimonio unico, costituito dal più grande sistema di aree umide del nostro paese alla foce del più importante fiume della Penisola. È questo il Delta del Po, vero e proprio scrigno di biodiversità che le associazioni vogliono tutelare attraverso un Patto territoriale che promuova una migliore gestione e valorizzazione, in accordo con la società civile, di una zona umida di importanza internazionale dove sperimentare concretamente una riconversione ecologica dell’economia che superi le lavorazioni inquinanti (dismissione della centrale termoelettrica di Porto Tolle) e rinnovi le attività tradizionali sostenibili, come quelle legate alla piccola pesca e dilettantistica, in un quadro di promozione ecoturistica internazionale.
Se ne parlerà sabato 7 ottobre al Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara (ore 9,30-13,30), nel convegno “IL FUTURO DEL DELTA DEL PO – Tutela della biodiversità e del paesaggio, equilibrio idrogeologico e sviluppo sostenibile) organizzato da una coalizione di 14 associazioni: Italia Nostra, Legambiente, LIPU, WWF Italia, Marevivo, Slow Food Italia, Touring Club Italiano, CTS, FederBio, Pro Natura, Associazione per l’Agricoltura biodinamica, CIRF, AIAB, AIPIN, FederBio. Il convegno, cui prenderanno parte autorevoli esponenti della comunità scientifica ed esperti delle comunità locali, vuole offrire al pubblico riflessioni e spunti sul futuro del Delta.
Le Associazioni che lo hanno promosso ritengono che il Delta del Po possa diventare un’area pilota su scala nazionale ed internazionale dove sperimentare forme di tutela e gestione integrata e dinamica della biodiversità e del territorio, che tengano conto delle necessarie misure di adattamento ai cambiamenti climatici, mirando ad abbattere l’inquinamento delle acque, del suolo e dell’aria, attraverso politiche attive sostenibili di riconversione e ottimizzazione degli impianti industriali e dell’apparto produttivo e delle pratiche agricole, anche attraverso la promozione dell’agricoltura biologica e biodinamica. Le Associazioni promotrici ritengono, infatti, che le istituzioni debbano rafforzare la loro capacità di fare sistema, come dimostra il successo della proposta MAB UNESCO, tenendo conto dei saperi e delle proposte delle popolazioni locali e della necessità di tutelare un patrimonio unico al mondo.

PROGRAMMA DEL CONVEGNO
9.30 registrazione partecipanti
10.00 Introduzione – Stefano Lenzi, a nome delle 14 Associazioni promotrici
Spunti di riflessione
10.10 Valori scientifici, ambientali e culturali della biodiversità del Delta – Riflessioni per il futuro – Introduce il tema: Stefano Mazzotti, direttore del Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara
10.25 La tutela e la valorizzazione del paesaggio e del patrimonio storico dell’area del Delta – Introduce il tema: Carlo Magnani, direttore del Dipartimento Culture del Progetto dello IUAV di Venezia
10.40 Il fiume Po, effetto dei cambiamenti climatici sui regimi di piena e di magra – Introduce il tema: Ezio Todini, presidente Società Idrologica Italiana, già ordinario di Idrologia presso la facoltà di Ingegneria della Università di Bologna
10.55 Sviluppo sostenibile, green economy, attori del cambiamento economico e sociale nell’area del Delta – Introduce il tema: Walter Sancassiani, Focus Lab, esperto di Green Economy, CSR e stakeholder engagement
11.10 “Visioni di futuro degli attori dell’area del Delta”, con i contributi di:
Marco Bondesan – Italia Nostra di Ferrara, Eddy Boschetti – Rete Oasi WWF Rovigo, Carla Corazza, biologa – ricercatrice del Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara, Franco Dalle Vacche – Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, Giacinto Derenzi – servizio vigilanza ambientale Legambiente, Emilio Destefani – Lanciatori del Polesine/Spinning club Italia, Stefano Detti – direttore stabilimento Mater-Biotech Novamont di Bottrighe (RO), Carlo Ferrari – botanico Università di Bologna, Isabella Finotti – segretario nazionale delle Guide Ambientali AIGAE, Marco Gustin – responsabile specie e ricerca LIPU, Marco Gottardi – responsabile Riserva MAB UNESCO, Giancarlo Gusmaroli – CIRF, Francisco Martinez – coordinatore AccademiaBio/Federbio, Lorenzo Marchesini – presidente DELTA 2000, Claudio Pigato – vicepresidente Italia Nostra Rovigo, Nicola Scolamacchia – presidente Confesercenti Ferrara, Claudia Sorlini – vice presidente del Touring Club Italiano, Gianfranco Vitali – coordinatore della Cabina di Regia Destinazione Turistica Romagna.
13.20 Conclusioni e saluti