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Preoccupazione per il maxi insediamento Datalogic a Calderara (BO)

Preoccupazione per il maxi insediamento “Datalogic” in piena campagna di  Calderara (BO). Lanciamo un appello al privato: “si tratta di un’ azienda innovativa, quindi ricerchi alternative realmente sostenibili al consumo di suolo agricolo”

Segnaliamo con preoccupazione la proposta dell’ azienda “Datalogic” di realizzare un proprio comparto produttivo sul  territorio di Calderara. Un intervento che prevederà ulteriore consumo di suolo per 190 000 mq. Un’enormità considerando che la proposta si attuerebbe in piena campagna, andando ad incrementare la tendenza dello sprawl, e slegandosi dagli assi principali del trasporto pubblico. Secondo il progetto le aree verrebbero occupate da nuove strutture quali uffici, centri logistici e laboratori.

“Non è più possibile continuare a pensare di impermeabilizzare suolo fertile sul territorio. L’Emilia Romagna ha già per troppo tempo mantenuto ritmi insostenibili per la perdita di suolo fertile che dal 1975 ad oggi ha visto perdere territorio utile a sfamare 2 milioni di persone”.

Chiediamo che si apra un dibattito pubblico e che la politica – nel suo insieme metropolitano – individui soluzioni alternative che salvaguardino gli interessi economici senza pregiudicare altro consumo di suolo.

Rispetto al proponente privato, lanciamo un appello specifico ai vertici della “Datalogic”:

“Si tratta di un’impresa importante che lavora sull’innovazione e con le tecnologie del futuro; pertanto, riteniamo possa fare scelte al passo coi tempi anche sul versante urbanistico privilegiando l’utilizzo di aree già urbanizzate quindi senza percorrere la strada più vecchia ed impattante del consumo di aree vocate al cibo. Altre imprese illuminate hanno fatto scelte in questa direzione, tra cui la vicina Pizzoli ed Alce Nero.”