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A Cesena una campagna di Legambiente per la sensibilizzazione contro l’abbandono dei DPI usa e getta

Il Comune di Cesena e Legambiente Forlì-Cesena denunciano un abbandono sempre più evidente e frequente di mascherine e guanti monouso in lattice, diventati di uso quotidiano in questi mesi, nelle strade e nei marciapiedi della città. Per questa ragione lanciano insieme una campagna di sensibilizzazione contro il fenomeno dell’abbandono delle mascherine e dei guanti ricordando ai cittadini che tutti gli oggetti monouso collegati per il loro utilizzo all’epidemia devono essere gettati nella raccolta indifferenziata. La comunicazione di sensibilizzazione avverrà attraverso l’affissione di appositi annunci all’interno di alcuni supermercati.

Il Politecnico di Torino ha stimato che in questa fase il fabbisogno sia di 1 miliardo di mascherine, mezzo miliardo di guanti al mese. Per questa ragione Legambiente Forlì-Cesena si appella al senso civico e al buon senso di tutti i cittadini lanciando una campagna di informazione e sensibilizzazione su come smaltire questi dispositivi di protezione, seguendo le indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità. I numeri risultanti dalla ricerca del Politecnico sono enormi tanto quanto sarà l’impatto disastroso sull’ambiente se non si prenderanno misure adeguate a contenerne la dispersione, prevedendo il conferimento di tali rifiuti nella raccolta dell’indifferenziata.

“I dispositivi di protezione individuale – spiega il Presidente di Legambiente Forlì-Cesena Francesco Occhipinti – se non smaltiti adeguatamente possono provocare enormi danni ambientali e problemi sanitari. Purtroppo non si può fare a meno di notare in questi giorni quante persone non si facciano scrupolo ad abbandonare per strada, nei parcheggi dei supermercati, nei parchi e in spiaggia guanti e mascherine. Il più delle volte questo materiale non biodegradabile e costituito tendenzialmente da plastica finisce nelle acque dei nostri fiumi e di conseguenza anche in mare. Si tratta di prodotti che resistono per molti decenni ma al contempo sono molto leggeri e fragili tanto che possono sfaldarsi in piccoli frammenti ed essere ingeriti dagli animali. Dobbiamo impegnarci tutti perché la natura sia tutelata”.