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Superbonus 110%, in Emilia Romagna opportunità per il clima e lavoro: i commenti agli esiti del confronto di sabato scorso

Superbonus 110%, in Emilia Romagna opportunità per il clima e lavoro. Legambiente commenta gli esiti del confronto di sabato scorso.

Solo per le Acer possibili cantieri per oltre 200.000 milioni e per le famiglie riduzioni delle bollette fino all’80%.

La Regione ha annunciato la proroga del bando di finanziamento sulla rigenerazione urbana.

Si tratta di cantieri senza consumo di suolo, necessari però buoni progetti ed una responsabilizzazione degli amministratori di condominio.

 

Tutti d’accordo al seminario di Legambiente Emilia Romagna che si è tenuto sabato scorso: il superbonus del 110% è un’enorme opportunità da sfruttare sia per imprese e lavoro, sia per ridurre gli impatti su clima e inquinamento da parte del riscaldamento domestico.
Ecologisti, costruttori, ordini professionali ed enti pubblici della regione si sono riconosciuti nel valore dell’incentivo statale per il territorio, mettendo in luce anche alcune “criticità” da superare o tenere sotto controllo.

Tante le ipotesi emerse durante il dibattito, in primis la necessità di un controllo sulle aziende ed i meccanismi finanziari, con il privilegio alle imprese iscritte alla white list (le liste contro le infiltrazioni mafiose previste per gli appalti pubblici), ma anche l’importanza di avere un sistema creditizio pronto, la necessità di evitare speculazioni sui materiali e l’importanza di curare anche gli aspetti sismici ed estetici. Tutti temi che potrebbero essere affrontati da un osservatorio regionale 110%.

Si tratta, infatti, di un potenziale cantiere diffuso che riguarderebbe migliaia di immobili. Solo le ACER, le aziende case dell’Emilia Romagna, gestiscono nella nostra regione oltre 50.000 appartamenti, e sono in fase di preparazione appalti che potrebbero andare oltre i 200.000 milioni di euro.

A maggior ragione risulta però fondamentale avere i tempi a disposizione. Necessaria dunque per tutti la necessità di una proroga dell’incentivo da parte del Governo oltre il 2021. Questo per permettere a cittadini ed imprese di affrontare i cantieri con la giusta cura progettuale e di realizzazione. Oggi invece il limite del 31 dicembre 2021 obbliga tutti a correre e rischia di non permettere a molti di arrivare pronti, o di privilegiare interventi più “semplici” e veloci, con poca cura su materiali e qualità. Anche per gli enti pubblici, Comuni e ACER, si prevede un superlavoro che deve essere gestito con adeguate risorse umane e procedure burocratiche efficaci ma veloci.

L’entità dell’incentivo statale è tale da dover ricercare i migliori progetti possibili. Infatti, il meccanismo del 110% permetterebbe di rinnovare completamente sia l’involucro che il sistema di riscaldamento delle case a costo nullo, o quasi. Per edifici costruiti tra gli anni ’50 e ’80 (la maggioranza del patrimonio esistente) questo permetterebbe risparmi sulla bolletta fino all’80% , con la  possibilità di eliminare o ridimensionare le caldaie a gas (integrate con pompe di calore), e la contestuale riduzione delle emissioni. Un imperativo necessario, vista l’urgenza dei cambiamenti climatici e l’entità delle risorse pubbliche concesse.

Per arrivare a  queste performance serve ovviamente che il progetto sia di alta qualità e che il cantiere venga seguito con la dovuta attenzione. Un’ipotesi che deve essere curata soprattutto dagli amministratori di condominio, che rivestono un ruolo importante nella scelta di professionalità adeguate e imprese serie.

Rispetto al dibattito Legambiente ha sottolineato l’importanza di avere finalmente una stagione di rilancio dell’edilizia sugli immobili esistenti, senza consumo di suolo. Alla precisa richiesta dell’Associazione, l’Assessore Colla ha anche anticipato che la Regione riproporrà il finanziamento sulla rigenerazione urbana, lanciato nel 2018, per potere intervenire anche sugli spazi pubblici delle città.
Rilevante anche l’esperienza del Comune di Reggio Emilia che – in collaborazione con gli ordini professionali – ha avviato uno sportello di informazione ai cittadini specifico sul superbonus.

Al termine del seminario abbiamo dunque proposto un lavoro congiunto sulla base di un documento presentato ad ANCI, Regione, Ordini professionali e associazioni di categoria, scaricabile a questo link.

“Sono questi i cantieri utili per tutti, che permettono alle imprese di lavorare senza intaccare le risorse naturali. Cantieri, peraltro, che possono essere messi in campo anche in tempi rapidi, a differenza di progetti di grandi infrastrutture di dubbia utilità e alti impatti ambientali.”

L’attività informativa di Legambiente Emilia Romagna sul 110 % proseguirà il 22 ottobre con un webinar on-line pensato per tutti i cittadini che intendono saperne di più e accedere al finanziamento. L’evento verrà trasmesso in diretta sui canali Facebook e YouTube ufficiali.

Maggiori dettagli a questo link.