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La nostra risposta alle esternazioni del Presidente di Confindustria Ceramica al Cersaie

Settore ceramico, “La conversione ecologica non si compie con nuove autostrade e nucleare”

Abbiamo commentato le esternazioni del Presidente di Confidustria Ceramica al Cersaie

“Assurdo perseverare con il sostegno alla bretella Campogalliano-Sassuolo. Serve energia pulita da fonti rinnovabili già disponibili, inutile tirare in ballo il nucleare”

 Non mancano le forti contraddizioni all’evento inaugurale del Cersaie, il Salone internazionale della Ceramica in corso alla Fiera di Bologna. Il convegno, che si è svolto lunedì, aveva l’obiettivo di parlare di sostenibilità e transizione energetica nell’ambito del comparto ceramico ma – da quanto si legge sulla stampa – il dibattito ha toccato temi come le grandi opere e l’energia da centrali nucleari, ben lontane dal Grean Deal e dalle necessità ambientali di oggi.

Sul fronte delle infrastrutture il presidente di Confindustria Ceramica Savorani ha rilanciato per l’ennesima volta l’azione di lobby a favore della bretella Campogalliano-Sassuolo, un progetto autostradale vecchio di decenni e oggetto di critiche da più parti per la sostanziale inutilità e dannosità.

“Inutile continuare a pensare a nuove autostrade se si vuole davvero percorrere la strada della transizione ecologica, – abbiamo commentato – la bretella esiste già oggi, in forma di superstrada gratuita che collega il distretto con Modena: voler realizzare una nuova autostrada, per di più nella fascia fluviale del Secchia, significa non aver capito nulla del dibattito politico e scientifico degli ultimi anni”.

Preoccupante e completamente fuori luogo è poi la riflessione di Savorani sulle fonti di energia “pulite”, quando sostiene che si debba ragionare di quelle “scartate finora ma molto più sicure, non escluso il nucleare”. Come sia possibile insistere sull’energia nucleare, quando gli stessi esperti sostengono che non è ancora stato raggiunto il livello tecnologico adeguato per la cosiddetta ‘quarta generazione’, è un mistero.

“Sarebbe invece auspicabile – abbiamo asserito in conclusione – che Confindustria Ceramica facesse una riflessione sulla quantità di suolo cementificato all’interno del distretto modenese e sulle superfici disponibili, fra queste, per installare impianti fotovoltaici: non sarebbe risolutivo, ma si darebbe un segnale molto forte a sostegno delle vere rinnovabili e della transizione”.

Se il settore regionale delle piastrelle ha oggettivamente fatto passi importanti nei decenni nella riduzione di materie prime ed efficienza energetica, le esternazioni di Confindustria rischiano di banalizzare il tema della conversione ecologica, facendolo apparire greenwashing. Tanto più che sul territorio non mancano le situazioni di difficile convivenza tra impianti e popolazione.

Riferimenti:

   https://gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca/2021/09/28/news/cersaie-cambia-e-fissa-gli-obiettivi-per-energia-pulita-e-sostenibilita-1.40753847

    http://www.maranellooggi.it/notizia.aspx?id=61127&nm=Cersaie-2021-mette-al-centro-sostenibilit-transizione-energetica-e-competizione-internazionale