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Presentato l’Atlante “Economia circolare e cooperative sociali di inserimento lavorativo”

Una mattinata di confronto sul ruolo fondamentale della cooperazione sociale nel coniugare ambiente, lavoro e inclusione sociale

“Fondamentale fare rete tra istituzioni, cooperative e mondo profit per avviare percorsi virtuosi e di impatto per le comunità”

Le politiche ambientali possono essere un campo importantissimo per promuovere lavoro, coesione sociale e welfare in Emilia-Romagna. Un connubio particolarmente evidente nel settore dell’economia circolare, che già oggi vede impiegate numerose cooperative che si occupano di inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati.

È la considerazione unanime emersa stamattina durante la presentazione dell’Atlante, curato da Legambiente, sull’Economia Circolare e le cooperative di inserimento lavorativo in Emilia-Romagna.

L’Atlante, realizzato in collaborazione con Legacoop e Confcooperative Emilia-Romagna, è frutto di una ricerca che ha analizzato nello specifico le cooperative di tipo B dell’Emilia-Romagna, avvenendosi di un questionario su base volontaria a cui hanno partecipato realtà di tutta la regione.

Degli oltre 6000 addetti totali censiti dal campione dello studio, sono quasi 2000 i lavoratori impiegati a vario titolo nel settore dei rifiuti. Un numero importante, ma che risulta certamente al di sotto dei numeri totali presenti nel territorio regionale.

Oltre al dato numerico, emerge in maniera significativa l’evidenza che le cooperative coprono in modo virtuoso diversi segmenti della filiera dell’economia circolare: prevenzione, raccolta, operazioni preliminari al riciclaggio, riciclaggio, arrivando nei casi più strutturati al compimento dell’End of Waste (cioè alla produzione di nuove materie prime partendo dai rifiuti), con soggetti che presentano un know how e una professionalità di alto livello tecnico. I dati, infine, dimostrano che il numero più consistente di addetti dell’economia circolare è legato alle raccolte differenziate , in particolare alle modalità di porta a porta. Numeri comunque in crescita grazie alle politiche sull’economia circolare.

Tipi di attività per vari segmenti dell’economia circolare:

Prevenzione rifiuti –          gestione centri del riuso,

–          laboratori di riparazione,

–          compostaggio domestico e di comunità

Raccolta –          raccolte stradali (in particolare di tipo domiciliare, o raccolte di ingombranti)

–          gestioni centri post raccolta

Trattamento e riciclo –          disassemblaggio RAEE

–          impianti di trattamento verde, legno, plastiche

Nel contesto delle cooperative analizzate anche l’aspetto sociale è rilevantissimo: il numero di soggetti svantaggiati coinvolti supera i 2100, secondo quanto previsto dagli inserimenti regolati dalla legge n.381 del 1991 e in parte da quelli della LR 14/2015. Si tratta di normative fondamentali, che hanno consentito alle cooperative di coniugare ambiente e inclusione sociale: per le persone normalmente escluse dal mercato del lavoro, infatti, le opportunità di impiego offerte dalle cooperative di tipo B sono ottimi percorsi verso la più ampia integrazione nella società.

«Le esperienze raccolte rappresentano molti dei settori su cui più ci sarà da lavorare per dare corpo agli obiettivi europei sull’Economia Circolare. – dichiara Lorenzo Frattini, Presidente di Legambiente Emilia-Romagna – In particolare: i centri del riuso, i laboratori di disassemblaggio dei RAEE e quelli artigianali di riparazione o di recupero di scarti di produzione, il compostaggio domestico e di comunità volto ad evitare l’immissione degli scarti organici nel circuito di raccolta. Ma è importante anche fare un cenno alle ciclofficine e a tutte le attività di promozione della mobilità dolce che le accompagnano, e le tante cooperative impegnate nella manutenzione del verde urbano e nell’agricoltura sociale e sostenibile. Procedure dalla forte eterogeneità, difficili da meccanizzare, con una necessaria componente manuale, ma non per questo meno rilevanti da un punto di vista dei risultati ambientali».

Altre attività censite Numero cooperative
Gestione del verde 25
Recupero e rigenerazione biciclette 2
Macinazione e recupero plastiche 1
Agricoltura sociale 3
Compostaggio comunità 2
Produzione di energia da fonti rinnovabili 3
Mobilità sostenibile 2
Raccolta e vendita di abiti e mobili usati 1
Raccolta Toner usati 1
Altro (es. spazzature, servizi cimiteriali ecc.) 6

«Le cooperative sociali di inserimento lavorativo ancora oggi mantengono una specificità che le differenzia dalle altre imprese. – dichiara Alberto Alberani, Resp.le Settore Coop Sociali Legacoop Emilia-Romagna – Purtroppo una specificità poco riconosciuta nonostante siamo la vera originale espressione dell’economia circolare tanto sbandierata e poco praticata. Siamo la realizzazione concreta della parola sostenibilità, e non è necessario fare troppi studi per scoprire come si integra sociale, ambientale, economico; si può fare, lo stiamo facendo, basta visitare una Cooperativa sociale di tipo b per vederlo concretamente.»

«Abbiamo bisogno di questi lavori di ricerca poiché purtroppo c’è una scarsa conoscenza di cosa fanno le cooperative di tipo B – dichiara Mauro Marconi, vicepresidente Confcooperative Federsolidarietà Emilia-Romagna con delega alle cooperative di tipo B –  E se non capiamo come funzionano rischiamo di omologarle alle altre imprese perdendo quello che è il plus che le cooperative sociali possono offrire: quello dell’inclusione sociale e lavorativa e della coesione. Giornate come questa servono per confrontarci insieme ad altri attori nelle diversità delle vedute, per costruire un obiettivo comune che è quello del benessere della comunità.»

L’evento è stato il primo dei due appuntamenti dell’edizione 2021 di Ecoforum Emilia-Romagna, che seguirà il 2 dicembre con un approfondimento sul nuovo Piano Rifiuti in Emilia-Romagna e la presentazione del nuovo dossier Comuni Ricicloni, che premia le realtà locali più virtuose nella raccolta dei rifiuti. Qui il programma della giornata.

Il dossier integrale è disponibile a questo link.