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“Il ritorno della Starna italica”: a Roma il workshop ISPRA per fare il punto sul progetto LIFE Perdix

Si è tenuto oggi, presso il Museo Civico di Zoologia di Roma, il workshop “Il ritorno della Starna italica” organizzato da ISPRA – Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale nell’ambito del LIFE Perdix, il progetto europeo che mira alla reintroduzione in natura – e più nello specifico nella ZPS Valle del Mezzano nel Delta del Po emiliano-romagnolo – della Starna italica (Perdix perdix italica), specie fino a poco tempo fa considerata estinta.

Ciascun rappresentante dell’ampio partenariato – costituito ad hoc per rispondere efficacemente agli obiettivi posti e che mette insieme ISPRA (quale capofila), i Carabinieri forestali e associazioni ambientaliste e venatorie anche internazionali – ha contribuito fornendo un quadro esaustivo sullo stato di avanzamento delle azioni che, da più di quattro anni, vengono messe in campo ogni giorno per restituire alla natura un tassello di biodiversità che si credeva perduto. Infatti, è dal gennaio 2019 che il progetto Perdix è impegnato ad individuare geneticamente il ceppo originario di Perdix perdix italica, ad allevare e – dall’estate del 2021- a restituire gli individui di Starna italica idonei a una vita selvatica, monitorandone al contempo la capacità di formare popolazioni autosufficienti e vitali.

Nel pieno del periodo riproduttivo e alle soglie della terza stagione di reintroduzioni, si sono ottenuti risultati incoraggianti nella Valle del Mezzano: ad oggi, oltre 13.500 individui di starna italica sono stati liberati nell’area protetta in ben 18 recinti appositamente allestiti. A supporto del processo di reintroduzione sono state installate 140 stazioni di foraggiamento integrativo. Grazie anche a queste azioni, la Valle del Mezzano si appresta a diventare la prima zona italiana in cui la Perdix perdix italica rinasce allo stato selvatico.

Grazie alla moderazione di Francesco Riga di ISPRA e di Nino Morabito di Legambiente, Claudia Greco e Nadia Mucci (ISPRA) hanno illustrato le fasi del recupero genetico della specie, Giancarlo Papitto e Stefania Sotgiu (CUFAA- Carabinieri Forestali) hanno descritto l’allevamento del Centro di Bieri; Anna Gavioli del Parco Delta del Po ha raccontato la Valle del Mezzano, mentre Daniel Tramontana ha presentato gli innumerevoli interventi ivi realizzati da Federcaccia e Stefania Volani ha parlato delle attività di monitoraggio condotte da ISPRA.

Al workshop sono intervenuti anche Marco Aleotti del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara e Alfio Guarnieri di ENCI, che hanno descritto il ruolo dei rispettivi Enti nell’avanzamento del progetto.

Per il Museo Civico ha parlato Carla Marangoni, sottolineando l’importanza dei musei naturalistici nella conservazione degli uccelli e per il MASE Carmen Gangale ha passato in rassegna le opportunità fornite dallo strumento finanziario europeo LIFE per il 2023.

«Il progetto LIFE Perdix – ha dichiarato Antonino Morabito – dimostra l’importanza della collaborazione tra istituzioni, enti, organizzazioni, comunità e cittadini per il successo della reintroduzione di una specie rara e poco appariscente. La biodiversità torna a valorizzare le attività agricole, turistiche e culturali e la nostra stessa quotidianità soltanto grazie ad un processo articolato fatto di informazione, partecipazione, conoscenza e cura. Siamo molto soddisfatti dei risultati fin qui ottenuti con il progetto LIFE ed è positivo vedere che per offrire un concreto futuro ad un territorio è essenziale prendersi cura davvero di tutti, anche di una specie piccola e preziosa come la Starna italica e il suo habitat naturale».