Discarica di Galliera, ampliamento da rigettare.
Legambiente : impianto impattante e non necessario. Si crea un nuovo danno al territorio, utile solo agli interessi consolidati del business dei rifiuti
A Galliera è previsto l’ampliamento della discarIca di proprietà di Herambiente, per complessivi 67838 mq al fine di ospitare rifiuti speciali di provenienza industriale.
Il vigente Piano Regionale Rifiuti e Bonifiche stabilisce che nuovi impianti per lo smaltimento dei rifiuti speciali possono essere autorizzati solo se esiste un effettivo fabbisogno regionale, valutato in base alla quantità di rifiuti prodotti e smaltiti nel territorio, ma il Report Rifiuti 2024 redatto da ARPAE evidenzia come per tutte le voci tranne una sia maggiore la quantità di rifiuti importati in regione rispetto a quelli che vengono esportati.
“Se le discariche di rifiuti speciali presenti in regione non ricevono esclusivamente rifiuti prodotti in Emilia – Romagna – commenta Legambiente – ma, per legittimi motivi di business, trovano più conveniente destinare parte della capienza autorizzata per ospitare rifiuti provenienti da altri territori o, come per le scorie del Frullo, che almeno in parte potrebbero essere gestite diversamente, diventa difficile individuare l’interesse pubblico che giustifichi la possibilità di riapertura della discarica in Comune di Galliera.”
La presenza di una discarica determina inevitabilmente una serie di impatti su diverse matrici ambientali sia nel comune sede dell’impianto, sia nei comuni limitrofi.
Tuttavia, per le discariche destinate allo smaltimento dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, la determinazione dei corrispettivi di smaltimento destinate ai Comuni e l’eventuale riconoscimento del disagio ambientale arrecato ai territori, non sono stabiliti da una specifica norma nazionale o regionale, ma segue gli andamenti del libero mercato.
Le opere di mitigazione proposte a corredo del progetto di riapertura della discarica, anche qualora determinassero i benefici attesi, produrrebbero i loro effetti con molto ritardo rispetto, ad esempio, alle emissioni di gas climalteranti ed inquinanti generate dai mezzi che saranno utilizzati per il trasporto dei rifiuti avviati a smaltimento.
A questo si aggiunge che l’area in oggetto presenta forti criticità dal punto di vista idrogeologico: infatti il fiume Reno dista meno di un km e tutto il Comune rientra nel cratere del terremoto dell’Emilia. “Alla luce dei recenti e straordinari eventi alluvionali, a tutela della sicurezza dei cittadini, – aggiunge Legambiente – chiediamo una valutazione attualizzata delle mappe di rischio idrogeologico e che ne sia tenuto conto nella stesura del progetto. Evidenziamo poi che lo sforzo dell’Amministrazione Comunale per coinvolgere la cittadinanza non è sufficiente: non si può parlare infatti di processo partecipativo, ma semplicemente informativo, perché si chiede ai cittadini di prendere atto del progetto senza che questo possa essere messo sostanzialmente in discussione. In tutto questo, la proposta di legge di iniziativa popolare sottoscritta da migliaia di cittadini che intendeva migliorare la legge attuale in materia di rifiuti giace nei cassetti da ormai 2 anni e continua a non essere discussa in Assemblea Regionale.
Come Legambiente, invitiamo l’Amministrazione e tutta la Comunità di Galliera a mantenere il Bene Comune, di cui Ambiente e Cura del Territorio sono parte fondamentale, al di sopra degli interessi economici di un’azienda privata.”
