Cosa fare

Legambiente Emilia-Romagna è convinta che il problema della cementificazione selvaggia sia strettamente legato a quello dell’attuale crisi economica ed è convinta che da una crisi di questa portata si potrà uscire solo con la consapevolezza che le scelte che si prenderanno in futuro in questo settore andranno ben oltre il settore dell’edilizia.

Innanzitutto serve un forte cambio culturale che passa per nuove politiche, perchè altrimenti sarà impossibile recuperare il forte ritardo che l’Italia, ma anche l’Emilia-Romagna, sta accumulando rispetto le altre realtà europee che invidiamo per la qualità di vita, servizi e infrastrutture.
E’ quantomai urgente inoltre fermare lo spezzatino di competenze ed interventi riguardanti la mobilità le infrastrutture e l’edilizia che riporti lo stato e gli organi territoriali regioni provincie e comuni ad un’organizzato de efficiente governo del territorio che ponga dei veri e propri limiti all’edificabilità ed una maggiore tutela dell’ambiente.

E’ necessario che la Regione effettui più controlli sulle pianificazioni comunali  rispetto le sue linee di indirizzo (legge 20/2000), in quanto oggi tutte le decisioni vengono delegate ai comuni che vedono negli oneri di urbanizzazione un facile incasso per ripianare le difficoltà di cassa.

Inoltre per il rilancio dell’edilizia (che non può continuare a costruire del nuovo sul suolo, che è risorsa finita) è necessario incentivare profondamente le opere di riqualificazione del patrimonio esistente: ristrutturazioni, interventi di riqualificazione energetica degli edifici, lavori di miglioramento della sicurezza degli stabili, visto l’elevato rischio sismico del nostro territorio.

E’ infine necessario dare ai Comuni gli strumenti per una efficace gestione del patrimonio edilizio esistente sia pubblico che privato, per mettere in moto interventi capaci di dare risposta al disagio di case, con una revisione della fiscalità immobiliare a livello comunale e permettere alle amministrazioni di poter intevenire nella gestione dell’elevatissimo numero di alloggi vuoti.