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Bene superare patto di stabilità

Legambiente su dichiarazioni Delrio.

Ma la priorità va a riqualificazione energetica, sismica e manutenzione del territorio. Troppo cemento in questa regione.

Interveniamo sulle dichiarazioni del presidente ANCI, Graziano Delrio sindaco di Reggio Emilia, il quale, insieme ad un appello a Monti affinché si sblocchino al più presto i pagamenti alle imprese, propone ai comuni di “sforare” il patto di stabilità pagando debiti per 8-9 miliardi relativi ad opere pubbliche già appaltate. Unica soluzione per porre fine all’inaccettabile fenomeno dei ritardati pagamenti alle imprese che sta, secondo ANCI e ANCE, “stritolando il tessuto produttivo del settore delle costruzioni, mettendo a rischio la sopravvivenza delle imprese operanti nel mercato dei lavori pubblici ed estendendo i suoi effetti devastanti su tutta la filiera”.

Il nostro giudizio è  favorevole alla proposta di mettere in deroga il patto di stabilità, poiché non è possibile che si paghi un tributo così alto alla burocrazia in termini di posti di lavoro e chiusura di imprese.
Tuttavia, deve essere chiaro che la priorità per i fondi pubblici e gli appalti alle imprese del territorio va data soprattutto alle opere di riqualificazione energetica e sismica del patrimonio edile e alle azioni di manutenzione del territorio, e non per finanziare l’inarrestabile cementificio e le grandi ed inutili opere viarie.

Questa regione ha già pagato un prezzo troppo alto in termini di consumo di suolo: dal 1976 al 2008 sono quasi 100.000 gli ettari di terreno urbanizzato in Emilia-Romagna; solo dal 2003, è andata persa una superficie di suolo agricolo in grado di fornire sussistenza alimentare per oltre 400.000 persone; per ogni abitante dei capoluoghi di provincia si calcolano più di 130 metri quadrati di superficie impermeabilizzata.
E nonostante questo grave danno già perpetrato negli ultimi decenni, le nostre campagne sono minacciate da assurde previsioni urbanistiche per l’espansione dell’abitato e dal proposito di costruire altre 5 autostrade.

“Al presidente dell’Anci – dichiara Lorenzo Frattini, presidente di Legambiente Emilia-Romagna – chiediamo di mettere in testa alle priorità anche un piano per le città che sappia dare una risposta concreta al settore edilizio, particolarmente in crisi, senza però arrecare nuovo danno al territorio agricolo”.