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Petizione: NO ALL’AUMENTO DEI RIFIUTI DA INCENERIRE

 

Questa petizione viene presentata per richiedere la revoca dell’autorizzazione concernente il riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) rilasciata alla Società Herambiente SpA, per l’esercizio dell’impianto di recupero rifiuti non pericolosi tramite incenerimento, in Comune di Ferrara, Via Cesare Diana,44.

E’ stato appreso dalla stampa, in data 15/05/2021, che ARPAE Ferrara ha approvato il riesame dell’AIA per l’impianto di recupero rifiuti non pericolosi tramite incenerimento, portando l’aumento della capacità di incenerimento rifiuti da 130mila tonnellate anno a 142.000, cancellando di fatto l’accordo sottoscritto nel 2003 da Circoscrizione Nord-Ovest, Comune di Ferrara, Provincia di Ferrara e l’allora Agea, e rinnovato nel 2013. 

La richiesta di Herambiente prevede:

  1. Aumento delle tonnellate di rifiuti che andranno smaltiti in inceneritori: da 130mila tonnellate/anno a 142 mila;
  2. Dimezzamento dei monitoraggi di base (passeranno da 12 settimane all’anno a 6) su polveri sottili, diossine e furani;
  3. Possibilità di avviare a incenerimento anche fanghi di depurazione, carichi di inquinanti, come i metalli pesanti.

Questo aumento avviene in totale assenza di trasparenza a tutti i livelli, dal momento che la decisione, presa in Conferenza dei Servizi, risale all’aprile scorso senza coinvolgere la cittadinanza interessata.

Perché l’amministrazione comunale, che dice di promuovere la partecipazione dal basso, non ha coinvolto direttamente i cittadini e non ha detto nulla di questa decisione, il cui iter è stato avviato già l’anno scorso?

Inoltre, visti i risultati positivi in termini di raccolta differenziata e riduzione del rifiuto urbano indifferenziato, ci si chiede se tale ampliamento sia necessario per la tenuta del sistema regionale di smaltimento dei rifiuti. Considerato anche che Legambiente ad aprile ha inviato alla Regione indicazioni chiare sugli obiettivi che dovrebbe contenere il prossimo Piano di Gestione Rifiuti Regionale per dare davvero vita ad un modello di economia circolare all’avanguardia. Tra questi ricordiamo:

  • aumentare la raccolta differenziata con la trasformazione dei sistemi di raccolta dei rifiuti urbani verso modalità più virtuose. La strada è estendere le modalità di raccolta domiciliari e la tariffa puntuale a tutta la regione (che peraltro la normativa regionale prevedeva già obbligatorio per il 2020);
  • frenare i rifiuti da smaltire che vengono da fuori regione.

Riteniamo, infatti, che l’approvazione di questa richiesta vada nella direzione esattamente contraria rispetto alla TRANSIZIONE ECOLOGICA che dovrebbe incentivare la raccolta differenziata, la riduzione della quantità di rifiuti pro-capite prodotta, l’economia circolare e l’utilizzo residuo delle discariche e degli impianti di incenerimento.

Chiediamo, quindi, che l’innalzamento della quota di rifiuti da avviare all’inceneritore venga al più presto ridotta drasticamente, anche al disotto dei limiti previsti dagli accordi volontari, adeguando il valore ai risultati conseguiti con la raccolta differenziata, oltre che vengano presi in considerazione i punti sopraindicati nella pianificazione regionale.

Non si parla solo di ricadute sull’ambiente, ma anche delle conseguenze sulla salute di tutti i cittadini.
Basta Mal’Aria!

Arianna Forlani
Presidente di Legambiente Ferrara – Circolo Il Raggio Verde