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Legambiente valuta la qualità dell’aria in Emilia-Romagna in base ai nuovi indicatori proposti dall’UE

Legambiente valuta la qualità dell’aria in Emilia-Romagna in base ai nuovi indicatori proposti dall’UE

 

La proposta di nuova direttiva sulla qualità dell’aria aggiorna le soglie per gli inquinanti atmosferici: se applicate, la concentrazione delle PM 2.5 in Emilia-Romagna dovrà ridursi del 60% in 7 anni

 

Con i nuovi parametri, Bologna, Modena e Reggio Emilia supererebbero i limiti PM 2.5 già da febbraio

 

Il 2023 è alle porte e si avvicina così il percorso che porterà al nuovo Piano Aria Integrato Regionale (PAIR 2030) che guiderà le politiche per la riduzione dell’inquinamento atmosferico fino alla fine del decennio in corso e che dovrà tenere conto delle misure oggetto di discussione in questi mesi a livello europeo.

 

I nuovi obiettivi europei

 

Il 26 ottobre 2022 è stata presentata una proposta di modifica delle direttive sulla qualità dell’aria da parte della Commissione Europea, che prevede obiettivi più stringenti rispetto a quella attuale sulla base delle linee guida proposte nel 2021 dall’OMS. La Direttiva si inserisce all’interno di un pacchetto che prevede l’obiettivo di arrivare a emissioni di inquinanti zero al 2050, le nuove soglie per gli inquinanti si pongono già obiettivi intermedi al 2030.

 

Per quanto riguarda le polveri sottili PM10, la soglia al 2030 è stata modificata ad un limite di concentrazione giornaliera di 45 μg/m3, con un massimo di sforamento di 18 giornate all’anno e una concentrazione media annuale di 20 μg/m3.

Obiettivi ancora più drastici per le polveri fini PM2.5, di cui si abbassa la soglia di concentrazione media giornaliera a 25 μg/m3, per un massimo di 18 giornate di sforamento consentite e una media annuale di 10 μg/m3.

Per entrambi gli inquinanti poi viene inserita una soglia di allerta, corrispondente a tre giornate consecutive sopra la soglia di 50 μg/m3 per le PM2.5 e di 90 μg/m3 per le PM10.

Altra novità proposta dalla Commissione è l’introduzione dell’obbligo di applicare un indice di esposizione media (AEI – Average Exposure Index) calcolato su base nazionale per il PM2.5 e il NO2.

 

Focus PM10 e PM2.5

Con l’introduzione delle nuove soglie europee, è importante fare un bilancio sullo stato di qualità dell’aria in Emilia-Romagna negli ultimi anni, per valutare l’accettabilità delle condizioni ambientali che osserviamo oggi rispetto agli obiettivi proposti della Commissione, in particolare quelli intermedi da raggiungere entro il 2030.

Un primo sguardo alle medie annuali di concentrazione di PM10 degli ultimi sei anni mostra un trend lievemente in miglioramento, con una mediana tra le stazioni di fondo urbano/suburbano di 24 μg/m3. Se consideriamo il valore target europeo al 2030, posto a 20 μg/m3, è necessaria una riduzione media della concentrazione di PM10 pari ad almeno il 16% in 7 anni.

 

Da sottolineare che, a pochi giorni dalla fine del 2022, sono 7 le stazioni di monitoraggio che hanno superato il valore limite giornaliero di PM10 per più di 35 giorni. Si tratta di un dato in linea con altre annualità (ad esempio con il 2016 e 2018, quando il superamento del valore limite giornaliero avvenne rispettivamente in 8 e 7 stazioni) e lievemente inferiore alle 11 stazioni in sforamento del 2021. Le variazioni osservate di anno in anno, come rilevato da ARPAE, sono decisamente influenzate dal verificarsi di condizioni meteorologiche che favoriscono l’accumulo o la dispersione degli inquinanti, oltre che dalla diversa origine delle polveri, sia per quanto riguarda le fonti che li producono, sia relativamente ai luoghi.

 

Il quadro che ne risulta è di una sostanziale invarianza, che non ci pone certamente al sicuro rispetto ai nuovi limiti proposti dalla Commissione. Basti pensare che, adottando anche solo in parte le nuove soglie proposte per il 2030 (considerando cioè il minor numero di sforamenti consentiti e non la nuova soglia di concentrazione giornaliera di 45 μg/m3, inferiore di 5 μg/m3 rispetto al valore attuale), le stazioni di monitoraggio in infrazione nel 2022 sarebbero ben 26 su 43!

 

Per dare un quadro generale sull’esposizione media della popolazione al PM10 rispetto agli obiettivi proposti per il 2030, si consideri che, tenendo conto solo delle stazioni di monitoraggio di fondo (rappresentative della condizione ambientale media presente nelle nostre città), 13 delle 19 stazioni regionali in contesto urbano e suburbano hanno superato nel 2022 la soglia di giornate di sforamenti previste per il target intermedio del 2030. Questo conferma una situazione che vede la maggior parte della popolazione residente sul territorio regionale esposta a livelli di concentrazione di PM10 dannosi per la salute umana.

 

Per quanto riguarda le PM2.5, il quadro annuale si mostra tendenzialmente invariato.  Secondo i parametri attuali, in nessuna annualità la media di concentrazione annuale ha superato la soglia consentita per legge di 25 μg/m3. Abbassando la soglia agli obiettivi europei invece, ogni anno l’Emilia-Romagna sarebbe in infrazione per la media annuale. Considerando l’obiettivo di applicare la soglia di concentrazione annuale di 10 μg/m3 di PM2.5, rispetto al valore del 2021 c’è bisogno di una riduzione del 60% per raggiungere gli obiettivi intermedi sulla qualità dell’aria in Europa fissati al 2030.

 

Quadro che si mostra pressoché invariato nel 2022 dalle nostre elaborazioni, anno che si avvia alla chiusura con una media complessiva (al 14/11/2022) di 15μg/m3di concentrazione di PM 2.5 su base annua a livello regionale. Spostando lo sguardo sul livello locale, la nostra analisi mostra che 24 su 25 delle stazioni di monitoraggio prese in analisi dalla nostra elaborazione rispetterebbe la soglia di 10μg/m3 su base annua.

 

Dato preoccupante per quanto riguarda i nuovi parametri per la soglia di allerta, in particolare per le polveri fini PM 2.5: secondo un’elaborazione dati di Legambiente Emilia-Romagna, se le nuove soglie fossero state applicate dal 1° gennaio 2022, sarebbero state tre le città in stato d’allerta per la concentrazione di pm2.5: Bologna, Reggio Emilia e Modena tra il 18 e il 20 febbraio hanno superato la concentrazione media giornaliera di 50μg/m3 di pm2.5 per tre giorni consecutivi.

 

“È fondamentale tenere alta l’attenzione di cittadini e istituzioni sulla qualità dell’aria che respiriamo, soprattutto nel periodo invernale in cui si concentrano gli episodi di aumento delle polveri sottili” sottolinea Davide Ferraresi, presidente di Legambiente Emilia-Romagna. “L’arrivo della nuova Direttiva, che confidiamo venga approvata rapidamente, è un evento rilevante per la redazione del nuovo Piano regionale per la qualità dell’aria. La riduzione dei valori massimi di concentrazione, come suggerito anche dall’OMS alla luce degli studi più recenti sugli effetti sanitari dell’inquinamento atmosferico, richiederà obiettivi più ambiziosi per l’Emilia-Romagna e per l’intero bacino padano. Per questo sarà necessario indirizzare tutte le politiche pubbliche e gli investimenti privati verso la riduzione delle emissioni inquinanti: non è più accettabile continuare a sprecare risorse per puntellare un modello di sviluppo nocivo per le persone e dannoso per l’ambiente.”

 

 

I dati in sintesi

 

NUMERO DI STAZIONI CHE SUPERANO IL VALORE LIMITE GIORNALIERO PM10 (>35/anno)
2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022*
8 27 7 17 25 11 7
Soglia europea >18 giornate/anno 26
*Dati aggiornati al 14/12/2022

 

 

 

 

 

 

 

 

Differenza tra mediana delle stazioni su base annuale e obiettivo europeo 2030
Inquinante Valore attuale (2021) Obiettivo europeo 2030 Percentuale riduzione
PM10 24 μg/m3

 

20 μg/m3 16%
PM2.5 16 μg/m3 10  μg/m3 60%

                              

Dati 2022 – Stazioni che hanno superato la soglia di allerta pm2.5 secondo gli obiettivi 2030*
Città – stazione monitoraggio Data  PM2.5 (ug/m3)
Modena – PARCO EDILCARANI 18/02/2022 00:00 50
19/02/2022 00:00 58
20/02/2022 00:00 54
Bologna – PORTA SAN FELICE 18/02/2022 00:00 51
19/02/2022 00:00 65
20/02/2022 00:00 67
Reggio Emilia – CASTELLARANO 18/02/2022 00:00 52
19/02/2022 00:00 55
20/02/2022 00:00 56

*elaborazione dati Legambiente su dati ARPAE, sezione “estrazione dati”, da 1/1/2022 a 14/11/2022 (ultima consultazione 14/12/2022 ore 13:00)

 

 

Media annuale 2022 stazioni di monitoraggio Emilia-Romagna PM 2.5
Città Stazione di monitoraggio Valore medio 2022 (ug/m3)
Modena Gavello 17
PARCO EDILCARANI 16
PARCO FERRARI 17
Forli cesena PARCO RESISTENZA 12
SAVIGNANO 15
Rimini MARECCHIA 15
SAN CLEMENTE 15
Ravenna BALLIRANA 15
CAORLE 15
PARCO BERTOZZI 13
PORTO SAN VITALE 16
Ferrara GHERARDI 14
OSTELLATO 16
VILLA FULVIA 15
Bologna CASTELLUCCIO 6
GIARDINI MARGHERITA 13
PORTA SAN FELICE 16
Reggio Emilia CASTELLARANO 16
S. LAZZARO 17
S. ROCCO 16
Parma BADIA 11
CITTADELLA 14
SARAGAT 18
Piacenza BESENZONE 17
PARCO MONTECUCCO 21
Media annuale regionale 15
Totale stazioni 25
Stazioni con media >10ug/m3 24